Fonte: NetCom
L’e-commerce in Italia raggiunge numeri inconfutabili di successo:
nel 2016 ha raggiunto quasi 20 milioni di acquirenti per un fatturato pari a quasi 20 miliardi.
Un risultato che si traduce in 12 milioni di spedizioni che ogni mese vengono consegnate nelle case degli italiani.
La capacità di offrire servizi di consegna e ritiro efficienti e rapidi, si dimostra uno dei principali fattori competitivi sul quale si giocheranno le sfide dell’e-commerce nei prossimi anni.
Una sfida futuristica che ha già coinvolto la logistica.
Mentre in Gran Bretagna si testano i droni per le consegne (anche di televisori), l’Aeronautica Militare Italiana mette a sistema una soluzione per il trasporto via aria di medicinali e beni di primo consumo nelle località disagiate.
La scelta del giusto mix di delivery è infatti il valore aggiunto che deve dare chi si occupa di logistica: se da una parte l’esperienza di acquisto del consumatore si conclude con la perfetta ricezione della merce, la propulsione all’acquisto è dettata da variabili che vanno oltre il prodotto, e che comprendono la chiarezza delle condizioni di vendita e le modalità di consegna.
Le ricerche dimostrano come, in futuro, le modalità di ritiro avranno un peso decisamente maggiore rispetto all’attuale.
In sintesi possiamo delineare 4 categorie di servizi per la logistica e il delivery negli e-commerce:
Attualmente l’offerta dei merchant propone modalità di delivery e di servizi a valore aggiunto costruita attorno al recapito a domicilio, perchè troppo spesso si affidano a operatori ancora troppo legati al sistema B2B e ai canali tradizionali.
Le abitudini di acquisto in contanti, tipico del mercato italiano poi, hanno sviluppato la necessità dei punti di ritiro diversi dall’abitazione (punto vendita, poste, …) che permettono di ridurre i disagi insiti nella consegna a domicilio.
La multicanalità in Italia deve ampliare le soluzioni a portfolio, attraverso l’aggiunta di pick-up point che permettano anche il pagamento in contanti al momento del ritiro o che introducano una rete di lockers – distributori automatici per il ritiro su strada – sviluppando il ritiro a domicilio dell’usato, come previsto dalla legge.
Un altra esperienza interessante è quella di Bioloc per l’acquisto di prodotti alimentari freschi:
ha strutturato una rete di negozio “sottocasa” dove il negoziante abilitato è autorizzato a ritirare la merce per conto del cliente che in un secondo momento passerà a ritirare.
Approfondisci qui: l’evoluzione della logistica per il settore alimentare è in costante crescita